Atleti a quattro zampe: gli sport cinofili

Anche i cani possono praticare sport: dal semplice correre al nostro fianco alle discipline atletiche più complesse e impegnative, ogni quattrozampe può trovare la propria attività ideale in base a razza, attitudini sportive e carattere.

Lo sport non deve essere per forza un’attività competitiva, ma piuttosto un’occasione per rafforzare il legame cane-uomo, sviluppando affiatamento, fiducia e migliori capacità di comunicare. È anche un ottimo sistema per prenderci cura della salute del nostro amico (e spesso anche della nostra!) mantenendo in forma sia il suo fisico che la sua mente.

A tal proposito, è fondamentale che si inizi l’attività sportiva in maniera graduale e alla giusta età: i cuccioli possono fare alcuni esercizi propedeutici, ma non dovrebbero mai iniziare gli allenamenti veri e propri prima dei 18 mesi di vita. Per evitare traumi e infortuni, è sempre meglio chiedere consiglio al veterinario e sottoporre i nostri amici a periodici controlli.

Ma quali sono gli sport a disposizione degli atleti canini?

 

1. Agility e Mobility

Immagine da Flickr

L’agility nasce in Inghilterra sul finire degli anni Settanta, prendendo ispirazione dal mondo dell’ippica. Si tratta di un percorso a ostacoli che il cane deve affrontare e superare entro un tempo stabilito, guidato dalla voce e dai gesti del conduttore.

Gli ostacoli comprendono tunnel, palizzate, slalom, salti, rampe, passerelle e altalene (dette bascule), le cui dimensioni ovviamente variano in base alla categoria di taglia dei cani che competono.

Immagini da Flickr (bascula e ruota) e Wikipedia (salto e slalom)

La vittoria non arride al più veloce, ma al più abile: si subiscono penalità se si sfora il tempo massimo, ma i giudici valutano soprattutto il corretto approccio all’ostacolo e l’armonia tra il cane e il conduttore.

Quest’ultimo agisce come una sorta di direttore d’orchestra, indicando al quattrozampe quale ostacolo affrontare e motivandolo a impegnarsi al massimo.

Tra le razze più portate per questa disciplina ci sono il border collie e il pastore belga, ma la partecipazione è aperta a qualsiasi cane: l’importante non è vincere, ma partecipare e divertirsi!

 

Il mobility è uno sport simile all’agility, ma non competitivo e senza fini agonistici: spariscono sia il limite di tempo sia l’obbligo di superare tutti gli ostacoli, che sono più agevoli da affrontare, in modo da rendere l’attività abbordabile per qualsiasi cane, a prescindere da razza e forma fisica.

Immagine da Flickr

L’obiettivo del mobility infatti non è la competizione, ma lo sviluppo di collaborazione e fiducia tra cane e proprietario, doti necessarie per completare il percorso, ma soprattutto per migliorare il loro rapporto.

 

2. Disc dog

Immagine da Wikipedia

Il disc dog nasce nel 1974, quando il diciannovenne Alex Stein e la sua whippet Ashley invasero il campo durante una partita del campionato di baseball, esibendosi in una serie di spettacolari lanci e recuperi al volo. La polizia prese in consegna cane e ragazzo, ma la loro bravata fece da trampolino di lancio per questo sport.

Vengono utilizzati dischi simili ai frisbee, ma più piccoli e leggeri, che il cane acchiappa prima che tocchino terra. Oltre a essere divertente da giocare e avvincente da vedere, è molto comodo perché richiede pochissimo materiale e si può praticare anche al chiuso, per esempio in una palestra.

Il disc dog si divide in tre differenti discipline: distance-accuracy, che consiste nel recupero al volo a grandi distanze, dart bee, in cui il cane deve afferrare il disco atterrando il più possibile vicino al centro di un grande bersaglio disegnato a terra (un po’ come se fosse una freccetta vivente!) e infine freestyle, in cui conduttore e cane si esibiscono in lanci e prese acrobatici a ritmo di musica.

 

3. Flyball

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Il flyball è l’unico sport canino di squadra: due quartetti di cani si sfidano in una staffetta in cui devono saltare quattro ostacoli, premere il pedale di una macchina che spara una pallina da tennis, recuperare la pallina e portarla al proprietario rifacendo gli ostacoli a ritroso. Quando un cane completa il percorso, parte il suo compagno di squadra.

Immagine da Wikipedia

Le principali difficoltà sono insegnare al cane il funzionamento della “catapulta”, ma soprattutto fargli riportare rapidamente la pallina, perché molti animali tendono a tenersela, appagati dal premio ricevuto. Occorre quindi un grande affiatamento con il proprietario per far completare il percorso al quattrozampe, che riceverà come ricompensa una massiccia dose di coccole!

 

4. Dog dance

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Negli anni Ottanta alcuni appassionati di Obedience, disciplina basata su insegnamento ed esecuzione di determinati comandi, ebbero l’idea di esercitarsi con un sottofondo musicale. Da qui nacque la dog dance, ovvero un’esibizione in cui cane e proprietario danzano insieme a ritmo di musica.

Il tutto avviene nel pieno rispetto della dignità dell’animale: il segreto della dog dance sta nel tempismo con cui vengono impartiti al cane i comandi e nella fluidità di passaggio da un trick all’altro, in modo che tutto avvenga in armonia con il ritmo della canzone.

Anche questa disciplina si divide in categorie diverse: nel freestyle il programma è interamente libero, mentre nell’heelwork music alcuni “passi” sono obbligatori. Alcuni artisti si esibiscono addirittura in coreografie di gruppo, in cui più coppie di cani e conduttori danzano all’unisono.

 

5. Canicross

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Nel canicross cane e proprietario corrono insieme su un percorso sterrato, collegati da un guinzaglio a nastro, detto linea, in modo che l’animale eserciti una trazione sul suo umano.

Nasce come sistema per allenare i cani da slitta durante la stagione calda, ma si è evoluto in una forma di sport autonoma, in cui la coppia deve imparare a mantenere un’andatura costante e armonizzata.

Per praticarlo occorre quindi uno specifico allenamento, oltre a un equipaggiamento appropriato che comprende pettorina, cintura e la linea, che è elasticizzata per evitare che il cane si sforzi troppo.

 

6. Treibball

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Il treibball è nato in Germania nel 2007, ispirandosi alle competizioni di abilità per i cani da pastore. Al posto delle pecore però ci sono dei palloni colorati (simili a quelli usati per gli esercizi in palestra) che il cane deve spingere all’interno di una porta, colpendoli con il muso o la spalla.

Il proprietario deve rimanere fermo, incoraggiando l’animale e dandogli istruzioni: a seconda del livello di difficoltà, può essere richiesto di far entrare prima i palloni di un determinato colore.

Altri elementi che rendono la gara più impegnativa possono essere palloni di dimensioni differenti e la presenza di ostacoli. La vittoria viene assegnata in base al tempo, all’accuratezza del lavoro e alla collaborazione tra uomo e cane.

Questo sport è ovviamente ottimo per i cani da pastore (ed è facile da praticare, visto che non richiede delle vere pecore) ma anche per tutti quei cani dotati di forza ma con poca attitudine per la velocità, come nel caso di molti molossoidi.

 

7. Earthdog trial

Immagine da Flickr

I cani di razza terrier, come lo Yorkshire o il Jack Russell, discendono da piccoli cani selezionati per la lotta ai roditori nocivi, in particolare i ratti. Questi coraggiosi cacciatori si inoltravano all’interno delle tane, affidandosi a udito e olfatto per individuare il bersaglio e ucciderlo, affrontandolo nell’oscurità dei cunicoli.

L’earthdog trial rimette in scena questo tipo di caccia, ripulendolo dai suoi risvolti cruenti e pericolosi: il cane entra in un tunnel sotterraneo di legno (quindi senza nessun rischio di crollo) e deve raggiungere dei ratti domestici che stanno al sicuro in una gabbietta. Una volta arrivato, deve scavare, grattare o comunque tentare di interagire con i roditori, dimostrando così le sue doti di cacciatore.

A seconda dell’esperienza del cane, la prova può prevedere cunicoli più lunghi con biforcazioni, false piste, strettoie e vicoli ciechi. Nelle competizioni più impegnative l’ingresso della “tana” è nascosto in mezzo a un prato e al termine della “caccia” il cane deve rispondere al richiamo del proprietario tornando rapidamente da lui.

Ovviamente il livello di difficoltà è commisurato all’abilità del terrier, che non deve essere mai forzato a scendere nel tunnel, ma obbedire al proprio istinto atavico di cacciatore, vivendo tutta l’esperienza come un gioco appassionante.

 

8. Sheepdog trial

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Tra tutti gli sport per cani lo sheepdog trial, ovvero la sfida di abilità tra cani da pastore, è indubbiamente il più antico: le prime competizioni ufficiali risalgono al 1867 e si tennero in Nuova Zelanda, un Paese famoso per i suoi immensi allevamenti ovini.

Immagine da Wikipedia

In queste gare i cani devono guidare le pecore tra campi, steccati e recinti secondo le istruzioni del conduttore. I giudici possono richiedere di radunare le pecore, di dividerle in gruppi (compito più difficile, perché gli ovini tendono a mantenersi uniti!) di spingerle dentro un cancello o addirittura di farle salire su di un veicolo. A volte alcune pecore sono contrassegnate con collari o marchi colorati, per cui cane e proprietario devono saperle gestire in maniera separata per ottenere una valutazione migliore.

 

9. Sport acquatici

Immagine da Wikipedia

Non tutti i cani amano l’acqua: alcune razze ne sono istintivamente attratte, come i cani da riporto (barboni, labrador, golden retriever) o il terranova, ma entrano in gioco anche esperienze e attitudini individuali. L’acquaticità può essere incoraggiata, ma non imposta.

Per quei cani che si trovano a loro agio in acqua, il nuoto rappresenta un’ottima possibilità per fare esercizio fisico, con benefici simili a quelli per le persone. Oltre a far lavorare tutta la muscolatura, questo sport tende a essere molto rispettoso delle giunture, quindi è adatto, se non addirittura consigliato, anche a quei cani affetti da problemi articolari.

Esistono delle apposite piscine per cani, ma si può andare a nuotare anche nei fiumi (purché il cane sia vaccinato contro la leptospirosi) o nel mare (risciacquando con cura Fido per rimuovere sale e sabbia).

Esistono anche mute e giubbotti salvagenti per cani, consigliati soprattutto per quelle razze il cui fisico (zampe corte, testa poco rialzata rispetto al tronco) non è molto favorevole per il galleggiamento, come bulldog o bassotti.

Immagine da Flickr

Combinando nuoto, riporto e velocità si ottiene il dog diving, una sorta di salto in lungo canino in cui gli animali si tuffano in acqua per recuperare un giocattolo lanciato dal proprietario. Vince la competizione il cane che copre la distanza maggiore.

Immagine da Wikipedia

Infine, per gli amanti delle onde, esiste anche il dog surfing, una disciplina documentata già dagli anni Venti nelle Hawai e in California, in cui cane e proprietario condividono l’emozione di cavalcare la tavola.

Oggi il surf canino viene praticato anche a livello agonistico, con veri e propri campionati, utilizzando tavole di vario tipo e anche il windsurf.

Non solo, ma alcuni cani apprezzano anche la versione in solitaria, affrontando l’oceano saldamente piantati sulle loro quattro zampe!

Immagine da Flickr

Questi sono solo alcuni degli sport che ci possiamo godere assieme ai nostri cani: ne esistono molti altri adatti a tutti i gusti, sia canini che umani. Occasioni preziose per approfondire il nostro rapporto con gli amici a quattro zampe, scoprendo insieme nuove passioni in modo sano e divertente!

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