A volte la vita riserva degli imprevisti che si riversano su chi ci sta vicino. Quando ad esempio diventa necessario un trasferimento e siamo costretti a ridimensionare lo spazio a disposizione del gatto, dobbiamo porci dei problemi di normalizzazione del nostro amico pelosetto. Chiedere al nostro gatto di “saltare” nella nuova realtà abitativa insieme a noi, non è certo cosa facile.
Cosa fare allora per rendergli meno traumatico il cambiamento?
Ogni gatto ha il suo carattere
Partiamo col dire che ci sono diversi tipi di gatti. Quelli che adorano sonnecchiare svogliatamente sul divano di casa, o quelli che seguono continuamente il proprio proprietario in ogni occasione possibile. Infine quelli che dimostrano un carattere particolarmente selvaggio ed indomabile.
Se il gatto è nato in casa, il problema non si pone perché è l’unica realtà che conosce. Se invece è stato abituato a scorazzare libero per il giardino, possiamo trovarci di fronte a serie complicazioni.
L’addomesticamento nella nuova realtà dipende moltissimo anche dal carattere del proprietario. Si potrebbe dedicare al gatto troppo poco tempo o addirittura dimostrarsi spazientiti nel sorvegliarlo durante le piccole passeggiatine all’esterno.
Come far adattare il nostro micio alla casa nuova
Per prima cosa si deve aiutare il nostro micio nel delicato e complicato processo di adattamento. Ad esempio, creandogli delle zone separate per i bisogni, il gioco e per i pisolini durante la giornata.
Il momento del gioco
Stiamogli vicino il più possibile, facendolo giocare anche in modo semplice e senza spendere soldi. Possiamo legare un filo ad un tappo di plastica (se ad uso alimentare) o meglio ancora di sughero. Cerchiamo di ricreare nel gioco il momento della caccia, muovendo a scatti il simpatico oggetto artigianale. Ricordate che la caccia è per il gatto il momento più emozionate ed edificante che ci sia. Mettere anche in conto qualche miagolio di malumore, che sarà facilmente superato in breve, perché il gatto è un animale abitudinario comunque disponibile ai cambiamenti.
Possiamo anche ricreare un mini percorso a nascondigli, come il posizionare un paio di scatole di cartone, avendo cura di ricavare dei buchi laterali sufficienti per far passare il gatto a suo piacimento.
Chi di voi ha una spiccata inclinazione al fai da te, può ricreare delle mensole di diverse altezze, come se si trattasse di un alberello. Due o tre mensole saranno sufficienti. Ricoprite una delle mensole con della carta crespa, una lasciatela a legno vivo ed una, la più alta, ricopritela con una panno morbido.
Per chi invece non sa nemmeno da che parte iniziare, può trovare facilmente in commercio delle strutture dette “tiragraffi” in grado di soddisfare anche il gatto più viziato che ci sia.
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Sporcate poi la mensola in alto con dell’erba gatta, aggiungendo anche qualche snack per invitarlo a rimanere. Posizionate poi l’erba gatta a fianco della struttura affinché possa mordicchiarla quando lo desidera. Attenzione: controllate se nell’appartamento o sul terrazzo ci sono delle piante che possono essere pericolose o nocive per lui. In tal caso recintatele o addirittura eliminatele. Vedrete che le vostre fatiche saranno presto ripagate.
Dopo un primo periodo, il gatto avrà dimenticato i campi e gli alberi a cui era abituato, apprezzando la sua nuova vita da pascià.
Il gioco è l’arma segreta
Molto importante per il cambiamento, ma soprattutto per la futura convivenza è il gioco che sarà per lui il migliore antidoto. Sappiate che per il vostro gatto un cambiamento affrontano male può causargli tristezza, depressione e stress. Nei casi più gravi possono trasformare il gatto in un vero demone domestico a cui solo un comportamentalista potrà porre rimedio.
Meglio agire d’anticipo, facendo un adeguato lavoro di prevenzione per la sua e la vostra serenità.