È possibile mantenere giovane il cane anche in tarda età?

Vite da cani Vs vite da umani

Il ciclo vitale dei cani è piuttosto diverso dal nostro. Mentre gli esseri umani impiegano diversi anni per crescere, i quattrozampe diventano adulti nell’arco del loro primo anno.

Le razze canine più piccole crescono più rapidamente, ma invecchiano anche in maniera più lenta e in genere risultano più longeve. Di contro, i cani di taglia grande maturano più lentamente, ma hanno una aspettativa di vita più breve.

L’invecchiamento canino, tuttavia, avviene secondo meccanismi simili a quello umano: l’organismo perde gradualmente la capacità di riparare i danni e smaltire i rifiuti.

Le conseguenze più gravi di questo calo di efficienza le vediamo sul cervello. Le sue cellule, i neuroni, sono molto delicate e non possono essere rimpiazzate in caso di morte. La perdita dei neuroni porta a un progressivo deficit delle capacità cognitive: nell’uomo compaiono patologie come l’Alzheimer, nel cane la cosiddetta sindrome da fragilità.

Gli insulti del tempo

La sindrome da fragilità si manifesta attraverso alcuni sintomi caratteristici. Tutti sono legati al danno che i neuroni subiscono a causa del progressivo accumularsi di scorie nocive, come ad esempio i radicali liberi.

  • Perdita di memoria: alcuni cani dimenticano giochi e comandi appresi, come “seduto” o “resta”. Altri non riconoscono le persone, per cui si fanno paurosi o aggressivi. Altri ancora si scordano dei luoghi familiari, per cui possono perdersi se escono da cortile di casa.
  • Perdita di vitalità: molti cani anziani diventano apatici e sonnolenti. A volte questo è anche dovuto al dolore alle articolazioni, che rende il cane riluttante al movimento.
  • Disturbi del sonno: invecchiando, può capitare che il cane si svegli di notte e abbai senza motivo
  • Igiene trascurata: i cani anziani possono smettere di pulirsi e mostrare quindi pelo opaco e forfora. Talvolta, a causa della perdita di memoria, fanno i propri bisogni in casa.
  • Comportamenti compulsivi: il danno ai neuroni può portare il cane a compiere azioni fini a se stesse, come vagare senza una meta precisa o girare in tondo.

Ritorno al passato

Non si può viaggiare indietro nel tempo, ma sia gli uomini che i cani possono cercare di mantenere una mente attiva anche nella terza età.

In primo luogo, il miglior modo di tenere in forma il cervello è usarlo! Stimolare sempre il cane attraverso attività come la passeggiata e il gioco è quindi utile per conservare Fido sempre arzillo e reattivo.

Il gioco è il primo ingrediente della formula per l’eterna giovinezza!

Possiamo inoltre aiutare i neuroni integrando la dieta del cane con sostanze naturali ad azione antiossidante, un po’ come facciamo noi quando beviamo il succo ACE o consumiamo frutti rossi e verdura.

Per questo Petformance ha ideato Senior, l’integratore ideale per la gestione del cane anziano.

Le sue appetitose gelatine contengono un efficace mix di antiossidanti, come gli estratti di gingko biloba, curcuma e buccia di uva rossa, che aiutano a combattere i danni legati ai radicali liberi.

Senior inoltre apporta glucosamina e condroitin solfato, ovvero i componenti fondamentali del tessuto cartilagineo, preziosi per il benessere delle articolazioni.

Somministrato quotidianamente alla dose di 1 gelatina ogni 10 kg di peso, Senior supporta le funzioni cognitive dei nostri amici a quattro zampe.

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