Gatti e bambini: le regole d’oro per una convivenza serena

L’arrivo di un bambino è un evento abbastanza traumatico per un gatto, che deve abituarsi alla presenza di questa nuova, bizzarra creatura.

I piccoli umani infatti hanno un odore, una voce e un modo di muoversi molto diverso dagli adulti, cosa che spiazza notevolmente i nostri felini.

Inoltre il piccolo assorbe gran parte delle attenzioni dei genitori, che tendono a essere più agitati rispetto al solito. Anche questi cambiamenti non sfuggono al gatto e ne influenzano l’umore.

La prima regola da seguire, quindi, è non trascurare il micio. Dedicandogli del tempo per le coccole e il gioco ridurremo l’impatto della novità e non lo faremo sentire abbandonato.

È utile anche predisporre un ambiente tutto per lui. In questa sorta di “stanza sicura” potrà trovare giaciglio, cibo e servizi igienici nel caso in cui i pianti del bambino lo mettano a disagio.

La “stanza del gatto” sarà molto utile anche quando il frugoletto inizierà a imperversare gattonando in giro per la casa, di fatto invadendo il territorio del micio. Nel suo rifugio il felino potrà rilassarsi senza preoccupazioni.

Infine, sarà nostro compito educare il bimbo a interagire correttamente con il gatto, sorvegliano i loro primi incontri per evitare che accadano incidenti. Insegneremo al piccolo come e dove toccare il micio in modo da non infastidirlo, per esempio tirandogli la coda o mettendogli le manine sul muso. Inizieremo con brevi incontri, così da non stressare il gatto, fino a che entrambi avranno imparato a conoscersi e rispettarsi a vicenda.

Con pazienza, attenzione e buona volontà potremo porre le basi per una bellissima amicizia!

Foto di Ilona Ilyés da Pixabay

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