Ogni cane ha un proprio carattere, unico e caratteristico, ma in che modo si sviluppa la personalità dei nostri amici a quattro zampe? Si tratta di un fattore predeterminato, scritto in maniera indelebile nel DNA, o è qualcosa che possiamo plasmare, un po’ come avviene per le persone?
Le indagini scientifiche più recenti ci dicono che la razza, e quindi la genetica, ha un peso importante nella costruzione del carattere del cane. Studiando il comportamento di oltre 14 mila cani di 101 razze diverse e mettendolo in relazione con il loro DNA, i ricercatori hanno stimato che il codice genetico influenzi la personalità per circa un 15%, un valore superiore a quanto si riteneva in passato.
Tra le peculiarità che tendono a essere fortemente influenzate dalla razza vi sono per esempio l’aggressività, la territorialità, l’istinto predatorio e le capacità di apprendimento.
Tuttavia, i cani non devono essere considerati come dei robot dalla personalità predeterminata: l’educazione riveste un ruolo importante nel forgiare il loro carattere, soprattutto durante il cosiddetto periodo di socializzazione del cucciolo.
Durante questa fase, che va grossomodo dalle tre alle dodici settimane di vita, il cane apprende le basi per relazionarsi con il mondo che lo circonda: l’incontro con altri cani, animali e persone diverse si rivela quindi fondamentale per prevenire future reazioni di paura, timidezza o aggressività.
In sostanza, quando scegliamo di adottare un cucciolo dovremmo considerare con attenzione le attitudini tipiche della sua razza in base al tipo di relazione che desideriamo instaurare con lui o al tipo di attività (caccia, guardia, sport, difesa) che vorremmo fargli svolgere.
Allo stesso tempo, però, non dobbiamo affidarci in tutto e per tutto ai geni, ma comportarci da “genitori” responsabili e impartire al nostro nuovo amico l’educazione migliore per garantirgli un futuro sereno e godere al meglio della sua compagnia!