I cani ci capiscono quando parliamo? Si, e ci prevedono!

Molti si stupiranno della domanda: ma i cani ci capiscono quando parliamo? Sembra dimostrato che sono in grado di capirci ed anche di prevedere le nostre intenzioni. Sicuramente qualcuno potrà riconoscere nel comportamento del proprio cane quanto affermato da due importanti ricerche condotte negli Stati Uniti e nel Regno Unito.

Secondo uno studio condotto dall’antropologo Brian Hare, ricercatore presso l’università di Harvard, vivere per migliaia di anni accanto agli esseri umani avrebbe alterato le facoltà cognitive del cane domestico. «I cani -ha dichiarato lo studioso- sono straordinariamente simili ai bambini piccoli. Hanno loro abilità di percepire e “tradurre” la gestualità umana». Nel corso dei millenni, la convivenza tra i cani e gli uomini avrebbe contribuito a selezionare esemplari in grado di interpretare i nostri segnali comunicativi.

Secondo questa ricerca, la capacità del cane di relazionarsi con noi potrebbe fargli conquistare il titolo di animale più intelligente.

Una seconda conferma arriva da uno studio condotto della Abertay University di Dundee, nel Regno Unito. Risulterebbe che i cani sanno anche intuire i nostri comportamenti. Questa capacità di interpretazione è sostanzialmente innata nei cani, e si perfeziona da una generazione all’altra. La ricerca ha inoltre stabilito che la capacità di prevedere i nostri comportamenti non dipenderebbe direttamente dall’addestramento imposto dall’uomo all’animale.

I cani prevedono il nostro comportamento

Una dote da tutti riconosciuta ai cani è la fedeltà riservata al proprio proprietario. I cani inoltre adorano le coccole e capiscono gli esseri umani. Ma nessuno fino ad ora aveva capito la loro capacità di prevedere il nostro comportamento.

A dimostrarlo è uno studio della prestigiosa Università inglese. Lo studio condotto ha evidenziato che i cani capiscono gli esseri umani. Importante è che questa capacità non si acquisisce con l’addestramento.

Sorprendente è stato inoltre il livello che possono raggiungere di comprensione nei nostri confronti, molto più di quanto si potesse pensare. Questa abilità, hanno decretato gli studiosi, è innata. Inoltre è destinata ad incrementarsi con il passare delle generazioni. La principale motivazione di tale abilità è che i nostri amici a quattro zampe hanno ormai accettato l’uomo come soggetto sociale con cui condividere la propria esistenza. Questa è la diretta conseguenza del processo di addomesticazione in corso da migliaia di anni. Tale processo ha portato il cane ad interpretare in modo sorprendente il comportamento umano.

Il progetto è durato un anno e mezzo. Ha coinvolto 24 cani suddivisi in tre gruppi distinti: quelli che hanno ricevuto un addestramento, quelli domestici con un addestramento di base e quelli abbandonati. Grazie a ciò i ricercatori sono riusciti a dimostrare che la capacità dei cani di rispondere ai comandi non verbali non dipende assolutamente dal livello di addestramento ricevuto. Dipende invece dal grado di complicità raggiunto con le persone con le quali vivevano abitualmente. Durante lo studio è stato altresì rilevato che i cani erano più attenti ai comandi ricevuti dai loro famigliari anziché quelli ricevuti da estranei.

Il rapporto tra cani ed umani è influenzato dalla selezione genetica

La ricerca ha voluto dimostrare che il rapporto tra cani ed umani è direttamente influenzato dalla selezione genetica, ma soprattutto dalla socialità del cane, che ormai vive a stretto contatto con l’uomo. I cambiamenti nel comportamento dei cani è pertanto una conseguenza della selezione. Anche se la principale è l’esperienza che il cane perfeziona restando a contatto con gli esseri umani. In conclusione possiamo affermare che i cani sono gli animali che meglio sanno cogliere i nostri segnali sociali.

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