Perché alcuni gatti succhiano la lana?

Come i neonati umani, i gattini possiedono il riflesso della suzione: se si offre loro il capezzolo materno, la punta di un dito o un lembo di stoffa, vi si attaccano e iniziano a succhiare.

Normalmente questo riflesso scompare con lo svezzamento. Alcuni gatti tuttavia mantengono la tendenza a mangiucchiare i tessuti, in particolare la lana, ma anche cotone, fibre sintetiche o i capelli del proprietario.

Non è ben chiaro il perché di questo comportamento. A volte lo si osserva nei gattini rimasti orfani o tolti dalla cucciolata troppo precocemente. Questi micini infatti non hanno sviluppato il fisiologico distacco dalla madre, per cui tendono a sviluppare un attaccamento morboso al “genitore” umano.

In altri casi il succhiare è legato alla pica, ovvero un’alterazione del senso del gusto e delle attitudini alimentari che può essere sintomo di patologie del canale digerente.

Anche lo stress può indurre questo comportamento, perché simulare l’allattamento stimola la liberazione di endorfine, neurotrasmettitori ad azione rilassante. Per i gatti stressati quindi succhiare la lana è l’equivalente felino del nostro mangiarci le unghie.

Infine alcune razze orientali, come siamesi e burmesi, sembrano mostrare una predisposizione genetica a succhiare e addirittura ingerire pezzetti di lana.

Se notate che il vostro gatto condivide questa tendenza, assicuratevi che non esageri e che non rischi di ingoiare frammenti di tessuto, perché potrebbero irritare la mucosa gastrica e intestinale. Se avete dubbi sulla sua salute e sul suo benessere, non esitate a consultare il veterinario!

Immagine da Wikipedia

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