Le pulci sono i più comuni parassiti del cane e del gatto: questi minuscoli insetti, lunghi appena due millimetri e mezzo, possono trasformare la vita dei nostri amici pelosi in un vero inferno, oltre a dare parecchi grattacapi anche a noi umani.
Vediamo dunque di imparare a conoscere questi vampiri e il modo migliore di difenderci dai loro morsi!
Le pulci sono i più formidabili saltatori dell’intero regno animale: le loro zampe simili a molle consentono loro di spiccare balzi di oltre 250 volte la loro altezza, un po’ come se un uomo potesse saltare da terra fin sulla cima dell’Empire State Building.

Grazie a questa sorprendente abilità, le pulci si lanciano su cani e gatti per nutrirsi del loro sangue, infliggendo fastidiose punture. Ogni singola pulce è in grado di suggere una quantità giornaliera di sangue pari a 10-15 volte il suo peso corporeo.
Ma il peggio deve ancora venire: entro 48 ore del loro primo pasto, le femmine iniziano a deporre le uova, rilasciandole nell’ambiente al ritmo di circa 30 al giorno: se considerate che una pulce vive in media 50-100 giorni, questo significa che ogni singolo insetto può spargere nel giaciglio del vostro amico peloso dalle 1500 alle 3000 uova.
Dalle uova fuoriescono le larve, minuscoli vermiciattoli che vivono nascosti nelle cucce nutrendosi di residui organici e feci di pulci adulte. Nel giro di alcune settimane le larve crescono e si trasformano in pupe, l’equivalente del bozzolo di una farfalla.
In questo stadio la pulce diventa estremamente resistente e può sopravvivere anche per un anno intero senza nutrirsi, attendendo pazientemente che un animale a sangue caldo si avvicini.
Quando percepisce la presenza di un bersaglio, individuato grazie al calore e alle vibrazioni, la pulce adulta abbandona il suo bozzolo e salta sul cane o sul gatto, iniziando a banchettare.
Oltre al fastidio dovuto alla puntura, il pasto della pulce ha una lunga serie di effetti decisamente poco piacevoli:
- Gli animali infestati da molte pulci possono sviluppare anemia da carenza di ferro.
- La saliva dei parassiti ha un potente effetto irritante, tanto da essere la più comune causa di reazioni allergiche in cani e gatti.
- Inghiottendo le pulci durante la pulizia del pelo, cani e gatti possono contrarre l’infestazione da tenia, un verme piatto che sfrutta le pulci come veicolo per raggiungere l’intestino dei nostri amici.
- Le pulci possono anche trasmettere malattie, in particolare l’infezione da Mycoplasma haemofelis, un batterio che colpisce il gatto e, in misura fortunatamente meno grave, anche l’uomo.
- In caso di imponente presenza di parassiti in giro per casa, le pulci possono decidere di includere nel loro menù anche le persone.
Non è facile individuare le pulci sul pelo dei nostri animali: i punti chiave dove cercarle sono la base della coda e l’interno coscia. Più spesso la loro presenza è rivelata dalle loro feci, minuscoli puntolini nei che si accumulano sul pelo e che, se bagnati e schiacciati su un foglio bianco, lasciano una traccia color rosso ruggine a causa del sangue digerito.
Un altro campanello d’allarme sono i segni delle punture sulle persone, in genere localizzate sotto il ginocchio (limite oltre il quale le pulci non riescono a saltare) o sugli avambracci (se si ha l’abitudine di prendere spesso in braccio il cane o il gatto).
Infine, molto spesso la presenza delle pulci è rivelata dalle lesioni che il povero animale, tormentato dal prurito, si autoinfligge grattandosi con gli artigli, la lingua o i denti.
Per evitare che la salute dei nostri animali sia messa in pericolo, occorre difendere costantemente cani e gatti dalle pulci, anche in inverno e persino nel caso di animali tenuti sempre in casa, poiché le uova possono facilmente entrare attaccate alle suole delle nostre scarpe.
Una buona protezione antipulci però non deve limitarsi a uccidere questi insetti, ma anche tenerli alla larga, in modo da ridurre al minimo il rischio che il cane o il gatto vengano punti.
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Immagine di apertura da Wikimedia Commons